Addio al Digitale terrestre: i cinque canali che non potrai più sintonizzare

Non occorrono molte spiegazioni sul digitale terrestre, è uno strumento utile a tutti e che ha di fatto trasformato il modo di fruire la televisione e, nel tempo, sono state introdotte diverse innovazioni che risultano utili.

Infatti, i cambiamenti sono stati significativi e vanno sempre considerati, poiché ignorarli equivale a non avere chiare le procedure da seguire e, magari, cercare soluzioni inesistenti, sapendo che è inutile.

Ad esempio, alcuni canali non sembrano più destinati a essere trasmessi e questo aspetto va sempre tenuto presente. In particolare, i canali coinvolti sono cinque, ma analizziamo la situazione nel dettaglio per capire di quali si tratta.

Ci saranno dei cambiamenti

Da diversi anni, i canali sono soggetti a cambiamenti rilevanti che vanno sempre presi in considerazione. Ad esempio, già nel corso del 2022 si è verificato un primo passaggio che ha influito notevolmente sulla gestione della visione.

Successivamente, il passaggio dalla prima alla seconda generazione ha portato a ulteriori cambiamenti e nuovi sviluppi. Inoltre, il passaggio a canali senza alta definizione è un altro aspetto importante: ad oggi, infatti, non sono più visibili quelli senza HD.

In sintesi, la capacità di adottare nuove tecnologie è sempre fondamentale e va sempre considerata per avere una migliore esperienza audiovisiva e comprendere gli sviluppi pratici, al fine di evitare errori.

Quali sono i canali che non si vedranno più

Con la diffusione del 5G, sono cambiate anche le frequenze e la gestione di diversi aspetti, e quindi anche il segnale è stato sottoposto a una serie di cambiamenti significativi che non vanno dimenticati e che possono modificare ogni cosa.

Ad esempio, i canali che potrebbero subire modifiche sono: Rai 4, Rai 5, Rai Radio 2 Visual, Rai Storia e Rai Scuola. Tutti questi canali fanno parte di un pacchetto che, per un motivo o per l’altro, sta subendo cambiamenti rilevanti che possono modificare ogni cosa.

Per questo, non è sufficiente un semplice aggiornamento, poiché non si tratta solo di una questione televisiva, ma di cambiamenti annunciati che ora si stanno concretizzando come previsto.

Ma cosa succede

Questi canali sono stati spostati verso il sistema MUX, che è un dispositivo avanzato per la ricezione e la differenziazione dei canali, come quelli televisivi, che sono importanti e vanno gestiti di conseguenza.

Se si riscontrano difficoltà nell’effettuare questo cambiamento, è consigliabile consultare un esperto del settore che possa spiegare chiaramente le procedure da seguire per evitare di perdere la programmazione e ripartire da lì.

Infatti, se il cambiamento avviene, si procede con un aggiornamento che comporta la scomparsa dei canali che non saranno più visibili come prima, quindi è necessario intervenire per modificare la situazione.

Per finire

Nella maggior parte dei casi, è sufficiente effettuare una ricerca manuale o automatica per trovare la lista canali che, dopo l’aggiornamento, potrebbero tornare nella stessa posizione e con le stesse frequenze, al fine di evitare errori.

È necessario verificare il decoder per evitare di avere un dispositivo obsoleto che potrebbe non funzionare correttamente e ripartire da lì. Seguendo queste indicazioni, si evitano potenziali problemi.

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