Dichiarazione tasse 2025: date, aliquota individuale, nuova casella… tutto quello che devi sapere

Quando arriva il mese di Aprile, ogni anno inizia la corsa per accapparrarsi tutti i dati utili per avviare il processo delle tasse che vengono calcolate all’interno della dichiarazione dei redditi. Si tratta di una prassi da cui non possiamo assolutamente considerarci dispensati perché pagare è un dovere di ogni cittadino.

Le scadenze del 2025

Cominciamo dalle note dolenti: le scadenze. Sappi che c’è un inizio, ma c’è anche un termine entro il quale vanno consegnati tutti i dati, affinché si possa portare a termine il completamento della dichiarazione dei redditi. Anche per il 2025 le cose non sono molto diverse e questo è quello che devi verificare.

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Innanzitutto ricorda che fino al 30 aprile di quest’anno hai la possibilità di poter usufruire del modello 730 precompilato che viene messo online dall’Agenzia delle Entrate, per aiutare gli utenti a velocizzare la pratica, operando autonomamente alla compilazione del modello senza dover aspettare il proprio turno da un commercialista.

Ma la data che sancisce il termine ultimo entro cui presentare il modello 730, facendo riferimento ai tecnici che ogni anno si occupano di questa faccenda, è il 30 settembre, come ogni anno, per favorire il recupero di tutti i dati necessari che sono utili e importanti alla formulazione della dichiarazione dei redditi per il 2025.

Un appuntamento annuale che nessuno ama

E’ sicuramente un obbligo e questo già di per sé risulta davvero molto controproducente per gli utenti, ma allo stesso tempo c’è da considerare che si tratta di un lavoro che va fatto, anche se non si sa mai cosa verrà fuori, se detrazioni e agevolazioni di cui godere o tasse da pagare.

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E quindi diventa davvero interessante capire se ci sono dei vantaggi legati a qualche tipo di novità importante per far fronte a quelle che sono le richieste che si presentano e che spesso sono anche piuttosto diverse di anno in anno. Questo è un elemento che fa diventare tutto davvero molto instabile.

La dichiarazione dei redditi va comunque presentata e una volta ottenuta si capisce qual è il risultato che viene raggiunto. Una volta determinato questo possiamo tranquillamente procedere affinché non ci siano intoppi o difficoltà di fondo, come ritardi o difficoltà nella gestione dei vari pagamenti da sostenere in caso di tasse da pagare.

Attenzione all’IRPEF

Ad oggi, posso dirti che il primo snellimento arriva in merito proprio all’IRPEF, che è stato diviso in tre scaglioni che risultano sicuramente più comodi e più gestibili. Per questo motivo, abbiamo un 23% per redditi fino a 28.000 euro, mentre un 35% per quei redditi che vanno da 28.001 a 50.000 euro, e infine il 43% per quelli oltre i 50.000 euro.

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E’ un sistema questo della divisione tra percentuali che permette di snellire il sistema per capire intanto a quel step di appartiene e per determinare anche con maggiore facilità e senza troppa pressione quelli che sarebbero i guadagni reali in busta paga, una volta che la dichiarazione dei redditi è stata portata a termine.

Ma un dettaglio importantissimo c’è: adesso la divisione diventa più marcata. Adesso le fasce di reddito intermedie vengono maggiormente tutelate rispetto al passato, perché si considera molto anche il potere di acquisto che è andato letteralmente diminuendo nel tempo, diventando un grande problema per tutti, anche perché chi magari ha già un lavoro più stabile.

Nuove detrazioni e più vantaggi

Ad avere tuttavia maggiori vantaggi, come è giusto che sia, sono tutti coloro che hanno redditi davvero bassi, quindi tutti quelli che hanno il reddito inferiore ai 20.000 euro, per i quali la detrazione non viene contemplata e quindi nemmeno tassata ovviamente. Ma non è tutto qui, ci sono agevolazioni per i lavoratori dipendenti.

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Infatti, questi vedranno un miglioramento, che seppur piccolo sicuramente va a modificare in meglio la loro condizione. Intanto c’è una nuova tassa che fa riferimento agli 8.500 euro di reddito, un percorso che finalmente consentirà a molti di prendere un respiro di sollievo tra le varie tasse che sembrano rendere tutto sempre molto complesso.

Vengono, invece, confermate tutte le detrazioni inerenti a spese sanitarie, scuola, sport e ristrutturazioni di varia natura, ma inerenti solo alla prima casa che è quella in cui si abita e si è residenti. E questo è maggiormente facilitato se decidi di usufruire del servizio del precompilato che non comporta ulteriori controlli da parte dell’Autorità

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