
Il concetto di truffa è esistito da sempre in buona sostanza, ed anche oggi non sono assolutamente rari i casi nei quali tra le notizie del giorno, anche in località tutt’altro che remote, possono essere evidenziate anche truffe da decine se non centinaia di migliaia di euro, come i casi che andremo ad affrontare.
Tipi di truffe
Oggi le truffe sono relativamente conosciute quasi tutte perlomeno nelle strutture e nel funzionamento, divise in maniera molto generica, tra quelle di stampo telematico / tecnologico e quelle che fanno invece più tradizionalmente ricorso all’impatto emotivo ed “umano”, in alcuni casi si parla anche di truffe che uniscono i due elementi.

Una delle forme più recenti di truffe coinvolgono particolari utenze, come possono essere i piccoli imprenditori o i cittadini che sono stati identificati in qualche modo come le “vittime perfette”. E’ il caso del tipo di truffa del finto investimento, di particolari territori agrari oppure legati a strutture in altre sezioni d’Italia, con tanto di finte fotografie e documenti.
Questo tipo di truffa viene solitamente portato avanti da 2 o 3 persone che si recano fisicamente presso le abitazioni, ben vestite e dalla buona presenza ma anche dalla decisamente ottima capacità di dialogo. Vengono promessi guadagni importanti in relazione ad investimenti diversi, naturalmente più alto è l’importo investito più alto, almeno in teoria, sarebbe stato il guadagno.
La variante telematica
Allo stesso modo ma seguendo una struttura diversa questo tipo di truffa legata agli investimenti va avanti sul web, in particolare sfruttando la minore conoscenza di contesti come quelli immobiliari, economici ed in generale finanziari, la stessa può avvenire tramite call center, dove spesso sono gli anziani le “vittime” preferite.

Con un linguaggio forbito e con la presenza di fonti che sembrano effettivamente vere, basta un singolo individuo dietro uno schermo oppure al telefono per ottennere i dati personali magari anche quelli bancari relativi ad attestati di proprietà o veri e propri elementi di risparmio come libretti o fondi bancari, con il pretesto di impiegarli a mo’ di garanzia.
Naturalmente lo scopo “vero” è quello di acquisire quanto più denaro possibile e dileguarsi prima possibile facendo perdere al contempo le proprie tracce. In entrambi i casi è naturalmente essenziale avvisare le forze dell’ordine prima possibile, così da procedere alla denuncia, ma ancora meglio è responsabilizzarsi, ovvero “tenere gli occhi aperti” in questi casi.
La truffa tradizionale
Queste sono le forme più “avanzate” delle truffe più comuni, come ad esempio le modalità impostate su venditori o elementi in grado di avere un impatto “emotivo” rassicurante ma che in pochi attimi possono portare via oltre a beni fisici come gioielli e denaro, delle informazioni personali estremamente importanti anche nel lungo periodo.

Sempre più spesso comunque la truffa è più sottile ed è meno radicata alla presenza di un danno immediato, quanto più alla proposta di un investimento o della certezza di qualche forma di guadagno pressochè sicuro. E’ banale ma non appare mai troppo in realtà indicare come questi elementi costitutivi di tutte le truffe.
Oltre che di sedicenti venditori ed esperti di qualche campo in particolare, è comune che i truffatori possano realmente simulare altre generalità, istituendo ad esempio i panni anche veri e propri di alcune tipologie di forze dell’ordine, come i Carabinieri, Polizia o Guardia di Finanza, magari con tanto di falsa documentazione.
Come difendersi
La difesa in questo caso è relativamente semplice anche se lo è di meno applicarla: ovvero diffidare, non aver paura di chiedere generalità e più informazioni possibili ma anche a priori, non credere a tutto quello che ci viene detto, specialmente se si tratta di settori che umilmente, non sono di nostra competenza.

Inoltre se qualcosa di appare fin troppo vantaggioso in termini di convenienza e di guadagno, sicuramente c’è qualcosa che non va. Non aver timore di diffidare anche e soprattutto se c’è troppa “insistenza” dalla controparte nell’evidenziare dati personali, anche se si tratta di figure teoricamente autorevoli come quelle delle forze dell’ordine.
Le truffe sono spesso causate da una forma di elemento che è sempre esistito nelle società umane, ovvero un “vuoto” legato alla scarsa o non sufficiente informazione, derivata anche da una sorta di fiducia mal riposta, e nella speranza sempre nel far trasparire le proprie intenzioni positive al prossimo.
Come non bisogna aver timore di denunciare prima possibile.