Attenzione a mangiare il fritto il giorno dopo: ecco cosa può succedere

Il fritto è delizioso, ma è bene non consumarlo quotidianamente, ovviamente. Diverse ricerche hanno infatti dimostrato come l’assunzione di patatine fritte (amate da grandi e piccoli) e di altri cibi fritti ad alto contenuto di acrilammide, possa avere ripercussioni negative sulla salute. In effetti, questi si rivelano i più nocivi per noi.

Per questo motivo, il loro consumo dovrebbe essere limitato a rare occasioni (ad esempio, durante momenti conviviali). La frittura, come metodo di cottura, prevede che il cibo sia immerso nell’olio ad alte temperature e, durante questo processo, gli alimenti modificano inevitabilmente la loro composizione, così come l’olio, con conseguenze negative per l’organismo.

Pertanto, è sempre consigliabile preferire metodi di cottura più leggeri rispetto alla frittura oppure, se proprio non si può farne a meno, utilizzare la friggitrice ad aria, che consente di ottenere cibi croccanti all’esterno e morbidi all’interno (proprio come se fossero fritti), ma senza l’aggiunta di grassi (quindi più sani e leggeri). Un discorso a parte merita il fritto avanzato che si intende consumare il giorno successivo. Bisogna prestare attenzione a questa abitudine scorretta, che può essere davvero dannosa.

I rischi del cibo fritto: generalità

Prima di affrontare il tema del cibo fritto avanzato e della sua possibile consumazione il giorno dopo, analizziamo i rischi associati al cibo fritto in generale, come avvertimento per preferire alimenti più salutari e leggeri, che ci fanno meno male e ci forniscono nutrienti.

Il cibo fritto, infatti, come primo aspetto negativo, favorisce l’aumento di peso, poiché è generalmente molto calorico e trasformato. Inoltre, il consumo di questi alimenti aumenta i livelli di colesterolo nel sangue, incrementando di conseguenza il rischio di malattie cardiache. I cibi fritti possono anche causare problemi digestivi come bruciore di stomaco, indigestione e mal di stomaco.

Infine, non meno importante, l’eccessivo consumo di cibo fritto può causare problemi alla pelle come acne o infiammazioni. Studi recenti hanno anche evidenziato come il cibo fritto influisca sulla mente, e quindi non solo sul corpo. In particolare, lo studio si è concentrato sulle patatine fritte, dimostrando che il loro consumo, per quanto siano gustose, può aumentare il rischio di ansia e depressione.

Cosa succede durante la frittura e perché il cibo fritto è dannoso per la salute

Il motivo per cui il cibo fritto è dannoso risiede nel fatto che lo immergiamo in grassi di origine animale o vegetale, come burro o olio di semi/oliva, a temperature molto elevate. Questo processo, sebbene ci regali quella crosticina dorata deliziosa, è dannoso per la nostra salute perché innesca diverse reazioni.

Innanzitutto, si formano sostanze tossiche come l’acrilammide, dovute proprio alla cottura dei grassi ad alta temperatura. Si formano anche acidi grassi liberi, sostanze capaci di favorire la genesi dell’aterosclerosi, del diabete o di altre infiammazioni. Inoltre, la frittura aumenta le calorie del cibo che si sta friggendo.

Così, oltre a farci ingrassare, quel cibo diventa anche più indigesto, e il fegato e l’intestino dovranno lavorare molto di più, una volta ingerito, per digerirlo. Insomma, non c’è dubbio che il cibo fritto ci faccia più male che bene, e di conseguenza possiamo già immaginare che non sia tanto salutare mangiare il fritto il giorno dopo, ma scopriamo di più.

Mangiare il cibo fritto il giorno dopo: perché evitarlo?

Quando avanza del cibo fritto, ovviamente il primo pensiero non è quello di buttarlo, ma di conservarlo per consumarlo il giorno dopo, in un’ottica di “non spreco”. Però, inevitabilmente, per renderlo di nuovo “appetibile”, questo cibo fritto dovrà quantomeno essere riscaldato, generalmente in forno oppure al microonde. Non fritto di nuovo.

Eppure, se riscaldiamo il cibo fritto il giorno dopo, andiamo incontro a un rischio importante per la nostra salute. Infatti, alcuni studi hanno evidenziato che il cibo fritto, a causa dell’olio utilizzato, quando viene successivamente riscaldato, rilascia delle sostanze volatili chiamate aldeidi, che poi inaleremo e ingeriremo mangiando.

Queste sostanze sono quelle che gli scienziati ritengono collegate a molte malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e alcuni tipi di cancro. Il problema è che queste restano nel cibo fritto quando lo andiamo a riscaldare e, reagendo con le nostre proteine, gli enzimi e gli ormoni, ne influenzeranno il corretto funzionamento: da qui tutte le malattie che potrebbero conseguirne.

Conclusione

Il fritto è delizioso, questo è indiscusso, però fa molto male e gli studi, anche recenti, continuano a confermarlo. È una brutta notizia, è vero! Però ci sono tantissimi altri alimenti buonissimi che possiamo continuare a mangiare senza problemi, facendo il pieno di tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno.

Se proprio non riusciamo a rinunciarci, allora acquistiamo una friggitrice ad aria, che è l’ultima frontiera della cucina e ci permette di ottenere alimenti croccanti fuori e morbidi dentro, proprio come se fossero fritti, ma più leggeri e sani perché non useremo grassi come burro o olio. Inoltre, tassativamente, evitiamo di mangiare il cibo fritto riscaldato il giorno dopo perché, come visto, è molto dannoso per la nostra salute.

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